giovedì 28 agosto 2008

La tradizione impone..


Creattivando ha sicuramente subito il fascino della tecnica del macramè, si possono realizzare oggetti davvero originali oppure conferire alle cose che già possediamo un tocco in più. Abbiamo scelto di dare libero sfogo alla nostra creatività che, effettivamente, ci ha portato a pensare di “annodare” qualsiasi cosa.. Abbiamo volutamente tralasciato per motivi di tempo il metodo tradizionale della lavorazione del macramè, anche se val la pena di sapere in cosa consiste.
Le nostre nonne realizzavano con i telai a mano un telo di lino, durante la lavorazione abbandonavano la trama per lasciare un ordito, cioè la frangia, di 60 cm oppure 100 cm, talvolta anche un metro e mezzo. Questi fili vanno divisi a gruppi di 3 o 4 o 5; effettuata la suddivisione, con le mani bagnate, talvolta nell'acqua si aggiunge qualche goccia di amido, si passa ad attorcigliare i fili dal basso verso l'alto, in modo da costituire un cordoncino che, per consistenza e dimensione, può essere lavorato. Naturalmente meno fili costituiscono il cordoncino più fine sarà il pizzo realizzato. Tamponati i cordoncini con una pezza asciutta, si passa all'esecuzione del primo giro.
Solo la preparazione richiede molta disponibilità di tempo oltre ad una buona dose di pazienza, considerando che un asciugamano di tradizione ha circa 2800 fili da dividere !!

Nessun commento: