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L’incontro del 12 marzo è avvenuto con Il Giardino delle Dalie. Ed è un vero tuffo nei profumi di un giardino quello che la signora Vivien Crosa ci ha proposto.
Proprietaria di una azienda biologica a Savignone nell’alta Valle Scrivia, Feudo dei Fieschi già dal XIII secolo, Vivien si prende cura di un roseto, un frutteto di prugne e mele, un noceto, un castagneto e varie piante aromatiche, un tempo utilizzate per le cure degli ammalati nel vicino ospedale e mette a disposizione dei visitatori la sua esperienza con corsi di potatura e di creazione di roseti da profumo.
Dal 2000 ha concentrato la sua produzione sullo sciroppo di rose, vera peculiarità della nostra regione, e la confettura di petali di rose. L’attenta ricerca delle fonti della ricetta ha visto uno studio su 1200 persone che hanno raccontato la loro personale scelta delle varietà di rose, la piantagione, la raccolta dei petali, la cottura dello sciroppo, un sapere tramandato oralmente di madre in figlia.
Varie le tipologie delle rose: la bulgara perfetta per realizzare profumi, quella selvatica, rossa, vellutata e rampicante che spesso troviamo in campagna adatta alle confetture o quella centifoglia, rugosa e muscosa, che, frutto dell’incrocio tra le rose spontanee e botaniche, per la loro spiccata profumazione, sono le più adatte per la produzione dello sciroppo. Naturalmente il metodo di coltivazione delle rose è molto importante per ottenere il profumo e l’intenso sapore delle rose da sciroppo e il metodo biologico ne aumenta le caratteristiche.
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